Africa a Parigi
Quasi due settimane di rientro in Europa , un salto a Bruxelles e poi.... tutta una settimana a Parigi è sempre un piacere ! Rivedere cari amici, andare a teatro, visitare le mostre, sbizzarrirmi con i nuovi sapori di "macarrons" (al coriandolo !), non mancare le pulci (che passione !) e tutto questo con bambini, perciò fatto in modo che anche loro si divertano ...
Mi ha colpito il modo in cui l'Africa era presente ad ogni mio passo a Parigi. Non solo perchè ho visitato il bellissimo musée du Quai Branly dove ho ritrovato tutta l'iconografia che mi è cosi familiare dell'Africa occidentale ... In più c'era li una mostra sui tessuti africani. L'ho divorata letteralmente, catalogo compreso. :-)
Ormai sono diventata una specie di radar che rivela odori africani, sapori africani, sguardi africani ad ogni angolo :
Una "nounou" africana con bambino sulle spalle a spasso, arte africana in una "brocante" all'aperto, rileggere il premio Nobel che scrive sull'Africa, comprare i datteri freschi da un fruttivendolo tunisino e mangiarli nei piattini di metallo africani con il tavolo coperto con la tovaglia africana che viene da "chez moi"...
L'africain di Le Clézio
Mi ha colpito il modo in cui l'Africa era presente ad ogni mio passo a Parigi. Non solo perchè ho visitato il bellissimo musée du Quai Branly dove ho ritrovato tutta l'iconografia che mi è cosi familiare dell'Africa occidentale ... In più c'era li una mostra sui tessuti africani. L'ho divorata letteralmente, catalogo compreso. :-)
Ormai sono diventata una specie di radar che rivela odori africani, sapori africani, sguardi africani ad ogni angolo :
Una "nounou" africana con bambino sulle spalle a spasso, arte africana in una "brocante" all'aperto, rileggere il premio Nobel che scrive sull'Africa, comprare i datteri freschi da un fruttivendolo tunisino e mangiarli nei piattini di metallo africani con il tavolo coperto con la tovaglia africana che viene da "chez moi"...
L'africain di Le Clézio